Spiga

«Sono sexy», «Le assomiglio» Tutte in fila per fare la pornostar.

(Il Giornale) Quali caratteristiche deve avere la ragazza che dovrà impersonare Moana Pozzi? Lo chiediamo a Michele Giordano, coautore - insieme a Andrea Di Quarto - del libro Moana e le altre, Gremese editore. «Carisma e un’educazione borghese» risponde. «Moana è stata l’unica attrice porno a saper accavallare le gambe senza esser volgare». Non è un segreto che la bionda pornostar sia nata in una famiglia molto cattolica, padre ingegnere nucleare e madre casalinga. Da ragazza frequenta il liceo scientifico e studia chitarra classica in Conservatorio in quel di Lerma, provincia di Alessandria. A diciotto anni si trasferisce a Roma per frequentare gli ambienti del cinema. «A quel tempo fare l’attrice porno era o un atto rivoluzionario o una scelta di ripiego. Per lei penso sia stato un ripiego. Nel mondo del porno infatti Moana non era considerata un granché. Una volta, mentre era al culmine di una scena di sesso, le suonò il cellulare. Lei fece cenno a un assistente di scena di portarle il cellulare, poi disse al regista di inquadrare diciamo la parte sotto l’ombelico, così che potesse tranquillamente continuare sia a parlare al telefono che a girare». A dispetto di questo però in breve tempo diventò una macchina per far soldi lanciata a tutta velocità. «La leggenda vuole che guadagnasse 100 milioni delle vecchie lire per film, in realtà per ogni film girato se ne realizzavano, rimontati in vario modo, altri venti. «Sarà difficile trovare una ragazza che sappia interpretarla. Ma dipende se per la fiction di Sky Cinema cercano la somiglianza fisica o la personalità. Nel secondo caso consiglierei di fare un casting nei collegi delle suore».
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Sessomatto a Milano. Ragazza nera in perizoma fa la lap dance sul tram.

La performance sul n. 19, alla fermata di viale Certosa.
(Apcom) Metti un pizzico di esibizionismo ed una sana sfrontatezza. Metti il caldo torrido del primo lunedì di agosto in una Milano semi-deserta. Metti la voglia di vacanza, mare e divertimento. Ed ecco che il tram si trasforma in una discoteca ed una donna nera si improvvisa ballerina di lap dance.
E' accaduto nel primo pomeriggio a Milano. Il tram è il 19, che viaggia da Roserio al Duomo.
Alla fermata viale Certosa angolo Grosotto dalla porta posteriore sale una donna nera, alta circa 1 metro e 80 vestita solo con perizoma nero e magliettina traforata.
Inizia a ballare all'interno della vettura e, roteando intorno a quelli che di solito sono sostegni per i passeggeri durante la corsa, raggiunge il posto dell'autista.
Immediata la reazione dei passeggeri a bordo del tram: "Una signora con una bambina appena l'ha vista salire è scesa dal tram mentre altri passeggeri hanno iniziato a mugugnare. Un anziano ha cercato di chiamare la polizia col cellulare ma alla fine è scattato l'applauso per la performance", ha raccontato l'autista, Cristiano S. da 14 anni in Atm che ha visto tutto lo spettacolo dallo specchietto.
La donna alla fermata successiva ha terminato la performance ed è scesa dal mezzo mimando due giri di lap dance al palo della fermata.
"Molto bella, nessun dubbio che fosse una donna - ha commentato il tramviere - Mi sembrava un po' fuori di testa ma non ubriaca o 'fatta'. Alcuni passeggeri si sono divertiti altri hanno protestato. Io ho chiamato la centrale operativa e ho dovuto raccontare per due volte cosa era accaduto perché il responsabile della sala non mi credeva".

Cristiano, che ha ammesso di aver trovato "divertente" il fuori-programma, è apparso anche un po' preoccupato: "Ho due figlie piccole - ha detto - e non mi farebbe piacere se vedessero uno spettacolo del genere. Non era volgare, ma nuda al limite".